I primi giorni del nuovo anno ci conducono al nostro Fashion Carol dedicato al Natale Presente. Siamo sempre in compagnia di Chanel Alta Moda, della sua collezione Autunno-Inverno 2018/19, di Karl Lagerfeld e della sua creatività immaginifica. Il Gran Palais si presenta ai nostri occhi come la rappresentazione di un lungo Senna dei tempi lontani, con i suoi quais di libri usati e grigi trottoirs, dove giovani bouquinistes sfilano tra gli scorci di un paesaggio dai toni autunnali, di un fascino romantico e senza tempo, in un’educazione alla bellezza ed ai sentimenti.
L’ambiente è vintage, rappresentazione di un’atmosfera ottocentesca, così cara a Gustave Flaubert ed alla sua scrittura meticolosa, accurata, realista… come la letteratura di cui si trova ad essere esponente. Descrizioni fredde e distaccate, lontane dall’idea dell’ormai anacronistico Romanticismo. L’autore non utilizza una narrazione soggettiva, emotiva. L’autore si affida alla denuncia del conformismo sociale nell’attuazione della descrizione della realtà, così distaccata dalla poetica suggestione propria del suo tempo. Come ne L’educazione sentimentale, romanzo dai dettagli autobiografici, racconto dell’amore tra Marie Arnaux e Frédéric Moreau, tanto irrealizzabile quanto carico di disincanto e disillusione. In una società così radicata ai suoi valori sociali da rendere utopia qualsiasi aspettativa di uomo comune, ogni vicenda è inserita in una normalità austera, tragica, capace di eludere qualsiasi sentimento a favore di una educazione che non si potrà definire di certo quella dei sentimenti. Lo stesso contrasto tra poesia ed inflessibilità del reale è percepibile nei tailleur in tweed rivisitati, dalle giacche dalle spalle in evidenza, dalle maniche con zip ed esposti guanti in camoscio, e ancora gonne con spacchi laterali, volte a scoprire shorts e minigonne. Una maschera volta a nascondere, un portale sul passato, narrante la pragmatismo del futuro.
Non parliamo di Fashion, non parliamo di Book. Parliamo dell’&.
(Images credits: Vogue)
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