Delpozo, nella sua Pre-Fall 2017-18, guarda all’arte, a Matisse, proprio come Antonia S. Byatt. Come in un’opera d’arte, come un vestito blu inchiostro e color cachi, impreziosito da ampi volumi di neoprene. La flora si fonde con ogni abito, recuperandone le forme, degne di una quadro: i volumi scolpiti richiamano foglie e petali astratti, in un “prêt-à-couture” che rende le collezioni Delpozo uniche nel loro genere. È Joseph Font, direttore creativo della maison, il nostro architetto, è lui che crea legami: storie delineate da forme curvilinee, scosse di ceruleo e fucsia, ricami e capi tridimensionali.
Storie e legami, come quello tra pittura e letteratura: “Le storie di Matisse”. Narrazioni al femminile, nelle quali convivono arte ed animo, al tempo stesso, proprio come in Delpozo: è così che frustrazione e consapevolezza si fondono con camicie di popeline e dolcevita ad intarsio, che affetto e solitudine trovano la loro pace tra lavorazioni all’uncinetto e fiori di lana ricamati, calde come di tradizione, di casa. Ed è sempre allo stesso modo che forza e determinazione si collegano alla classe degli abiti da the dai fiocchi oversize.
Una bellezza criptica ed indescrivibile si congiunge, così, alla vitalità sensuale del corpo femminile nelle opere di Matisse, con un’intensità cromatica basata sui contrasti: storie di donne, d’animo, raccontate attraverso l’arte.
Eccoci al nostro nuovo Fashion-Book crossover. “Le storie di Matisse” è un piccolo gioiello: un volumetto di meno di cento pagine, composto da tre differenti racconti, in cui la Byatt osserva, descrive ed analizza il corpo femminile.
“Lavoro d’arte” è stata, senza dubbio, la mia preferita: una chiara dimostrazione di come l’arte non sia di pochi eletti, ma di tutti.
E voi? Siete appassionati di arte? Cosa ne pensate di Delpozo?
Scrivetelo qui sotto.
Non parliamo di Fashion, non parliamo di Book, parliamo dell’&.
(l’immagine della sfilata Pre-Fall Delpozo 17/18 è proprietà del sito di Vogue.it)
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