La moda non è mai fine a sè stessa: è questo il tema portante della sezione “About the &“. Anche oggi continueremo a parlarne, con un ospite d’eccezione: Tom Ford.
Stilista, regista e sceneggiatore statunitense, Tom Ford ha raggiunto la fama internazionale per aver curato il rilancio della maison Gucci e per aver creato il marchio omonimo Tom Ford.
Tuttavia, oggi, non ci limiteremo a parlare di lui, ma del suo & cinematografico, a mio parere, film rivelazione di questo periodo: Animali Notturni.
“Una dei lati più cool di Tom è proprio questo: lui possiede già quella proprietà di linguaggio estetico.” È questa parte della dichiarazione di Arianne Philips, costume designer della neo pellicola firmata dal poliedrico Tom Ford, Animali Notturni.
Ed è proprio questa la base su cui si fonda il successo di quest’uomo straordinario: la capacità di delineare la figura delle sue donne, in passerella e sul grande schermo, con estrema disinvoltura.
La maggior parte dei registi non conosce appieno il linguaggio della moda, nè tantomeno ne fa largo uso per delineare l’aspetto e la personalità dei protagonisti. Al contrario, Amy Adams, la Susan protagonista del film, ha elogiato il gusto e l’estro del regista-stilista, dichiarando che questo sia stato il film in cui sia stata meglio vestita. Tra i capi creati appositamente per il suo guardaroba ricordiamo la gonna longuette aderente nera, il maglione in lana grigio, l’avvenente abito verde smeraldo e la sua pelliccia a due colori. La scelta degli accessori, altrettanto accurata, lascia oltremodo ammaliati dall’eleganza gelida della donna: occhiali in tartaruga di Celine, usati dalla protagonista nelle scene più salienti del film e l’inconfondibile orologio Serpenti di Bulgari.
La trama, intricata e coinvolgente, vede Susan, ricca proprietaria di una galleria d’arte, in crisi per il suo secondo matrimonio, ricevere a casa un sinistro manoscritto, ad opera dell’ex marito, Edward. Il titolo è Animali Notturni, lo stesso nome col quale lui era solito chiamarla…
Non voglio svelarvi troppo, perciò non mi resta altro che augurarvi una buona visione, in caso non lo abbiate ancora visto. Spero di ricevere molti commenti: ho molte idee riguardanti l’interpretazione del film e non vedo l’ora di confrontarmi con voi.
Non parliamo di Fashion, non parliamo di Book. Parliamo dell’&.
Lascia un commento