Maria Grazia Chiuri sceglie Parigi come ispirazione per la sua Pre-Fall 2017-18. Una Parigi creativa, firmata dai Ruggenti Venti, la stessa Parigi descritta da Ernest Hemingway nella sua “Festa mobile”.
“Parigi è sempre stata un luogo aspirazionale per le persone di esprimere la loro creatività”, ha dichiarato Maria Grazia Chiuri, al settantesimo anniversario della maison. Ed è proprio questo spirito libero, questa volontà di esprimere il propio estro che ha permesso alla direttrice creativa di dar vita ad una nuova collezione, dal gusto tipicamente bohémien: uno studio dei luoghi nativi del brand, sommato ad uno spirito creativo che inneggia all’individualità, in ogni sua forma. Anche Hemingway è dedito allo studio, nella sua cara Parigi: ne descrive il quotidiano, con quel filtro da outsider che dà voce a quelle onde di artisti, scrittori e pensatori che trovarono in Parigi la loro maggiore fonte d’ispirazione. Di cosa parliamo? Di capi funzionali che entrano lentamente nell’aurea di iconicità, analizzati e reinventati, volti a parlare di altro, di qualcosa di unico, proprio come Hemingway, incantato dalle pagine del Grande Gatsby.
Cappotti over, abiti a strati, gilet “sporcati” da incrostazioni di velluto, di cuori, di diamanti. E ancora denim impreziosito con ricami folcloristici giapponesi, metallici e dal gusto eterogeneo.
La multiculturalità diventa, così, caratteristica del singolo, come nuova e sincera affermazione del suo essere. La stessa di quella prosa, così ricca di significato con cui Hemingway afferma quanto sia meglio essere “molto poveri e molto felici”.
Devo ammettere che queste due settimane, immerse nell’atmosfera dei miei anni preferiti, mi abbiano appassionato particolarmente. Tuttavia, questo nuovo Dior, firmato Chiuri, deve ancora convincermi del tutto. E a voi?
Non parliamo di Fashion, non parliamo di Book, parliamo dell’&.
(l’immagine della Pre-Fall Dior 17/18 è proprietà del sito di Vogue.it)
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