Una stanza tutta per sè o un armadio tutto per sè?
Virginia Woolf e Miuccia Prada celebrano il suggello tra moda e femminismo, con modalità fuori da ogni comune schema strettamente politico.
La copertina rosa potrebbe ingannare, come le sciarpe ed i capelli in tricot, combinati con coloratissime eco pellicce. Visioni di puro estetismo capaci di celare un’ arringa elegante, sottile ed estremamente efficace, a pieno sostegno delle donne e della loro unicità.
“Non voglio fare politica!”, dice Miuccia.
Ed è proprio così. Come Virginia con la letteratura britannica, la designer, in tutto il suo estro poetico, è capace di presentare lo spazio di ogni donna sotto un’altra prospettiva, d’individualità ed indipendenza. Spazio stilistico, ma anche fisico ed interiore al tempo stesso. Ed è proprio così che il glamour si fonde con uno stile moderno, eccentrico e totalmente fuori dalle righe: tailleur in velluto combinati con reggiseni tricot. Abiti passe-partout impreziositi da lunghe frange di perline, gonne bordate di piume.
Questa è la storia di come capi semplici adottino ecletticità: una classe tutta nuova, che guarda al dettaglio come carattere distintivo.
Come la quotidianità di Mary, protagonista del romanzo: scandita da quella semplicità apparente, altresì capace di cogliere ogni sensazione provata…
Come nei nostri migliori monologhi interiori, che non fanno altro che descriverci, nella nostra continua ricerca di uno spazio nel mondo.
Eccoci al nostro nuovo Fashion-Book crossover della settimana. Miuccia Prada e la sua collezione Autunno/Inverno 2017-18 riflette a specchio i pensieri de “Una stanza tutta per sè” di Virginia Woolf. Scritto, senza dubbio, illuminante, spunto di riflessione sul mondo femminile e sul nostro essere.
E voi? Avete apprezzato, come me, l’animo innovativo di Miuccia?
Scrivetelo qui sotto.
Non parliamo di Fashion, non parliamo di Book, parliamo dell’&.
(l’immagine della sfilata di Louis Vuitton AW17-18 è proprietà del sito di FNM)
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