Trasformazioni: per effettuarle, per permetterne il ricordo, è necessaria un’osservazione molto acuta del mondo circostante, che riesca a mantenere un distacco, cogliendo, tuttavia, una prospettiva singolare e precisa.
Ed è proprio il medesimo spirito di osservazione che accompagna Miuccia Prada nella collezione Spring/Summer 2019, lo stesso mostrato da Joan Didion nel libro “Verso Betlemme”: una raccolta di fatti di cronaca, analizzati da una Didion lungimirante, forte e intensa. La serie di narrazioni presenti nel suo scritto, si presentano come un reportage giornalistico, scritto in forma di romanzo. “Verso Betlemme” è la storia americana che confermerà Joan come una delle principali esponenti del New Journalism, uno stile di scrittura giornalistica presentato come una commistione fra letteratura e giornalismo. Il Nuovo giornalismo, nato con Tom Wolfe, introduce motivi tipici della narrativa, capaci di catturare il lettore, senza allontanarsi dal giornalismo tradizionale.
La Didion si presenta al lettore come una scrittrice in grado di toccare l’anima degli eventi, liberandosi, tuttavia, del superfluo. Allo stesso modo, Miuccia appare come la boccata d’aria fresca della fashion week milanese.
La collezione ha dimostrato una giusta commistione tra tradizione ed innovazione, al fine di creare qualcosa di nuovo.
New Journalism, New Fashion: Prada sceglie di sovvertire i valori conservativi del look borghese anni sessanta, romanzandoli con delicatezza, affiancandoli a stampe op-art ed hippie tie-dye, purificate dal loro eccesso. E così che il preppy look delle gonne A-line al ginocchio si affianca a body grafici, auto reggenti iridescenti e romantiche Mary Jane.
Che dire?
Miuccia e Joan Didion vincono la sfida contro il consueto attraverso una sofisticata “eroina di nuovo”, facendola sembrare l’impresa più facile del mondo.
New Journalism, New Fashion.
Non parliamo di Fashion, non parliamo di Book. Parliamo dell’&.
(Images credits: Vogue)
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